Nel DDL Bilancio 2026, il Governo introduce un nuovo maxi-piano di ammortamenti da quasi 16 miliardi di euro, destinato a sostituire i crediti d’imposta 4.0 e 5.0 per le imprese. L’obiettivo è incentivare gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali, con una particolare attenzione a quelli funzionali all’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili.
Il nuovo meccanismo prevede che gli investimenti realizzati tra il 1° gennaio e il 21 dicembre 2026 (o entro il 30 giugno 2027 se l’ordine è accompagnato da un acconto minimo del 20%) siano fiscalmente ammortizzabili in 5 anni per i beni materiali e in 3 anni per quelli immateriali. Viene inoltre introdotta una maggiorazione dei costi deducibili secondo scaglioni. Per investimenti che abilitano una riduzione dei consumi energetici (ecotransizione) la maxi-deduzione sale fino al 220% a 2,5 milioni di euro.
Tra i requisiti d’accesso rientrano la localizzazione degli impianti nel territorio nazionale e, in caso di trasferimento all’estero nel periodo di fruizione dell’agevolazione, l’obbligo di sostituire i macchinari con altri equivalenti di nuova produzione.
Tutti gli approfondimenti, i dettagli sugli scaglioni, le modalità operative e i vincoli sono disponibili in questo PDF.